Chiudo gli occhi per disegnare una rotta in questa guerra di stolti, il buio è inficiato da scaglie di luce a forma di stella, che mi rendono inerme. Non c'è spazio neanche per abbandonarsi alla notte, qui.
Non esiste la pace. Cazzo!
Solo lottare con le dita tra i denti.
La strada è segnata anche se non si vede sentiero, e io non ho altro che dita senz'unghia e parole di argilla per stare ritto sui piedi e andare.
Ma con l'argilla si fanno i mattoni e questa lezione qualcuno la dovrebbe imparare. Si costruisce anche dicendo. La malta di credere.
il problema e' quando si distrugge dicendo.
RispondiEliminala malta di credere è un'immagine cui sto pensando da qualche minuto.
RispondiEliminaio per ora provo a costruire tacendo, in silenzio, svuotandomi.
RispondiEliminae con l'argilla mi purifico. in attesa che arrivino i mattoni.
io 39 e cinque me li sto facendo...
RispondiEliminama il paracetamolo (taichipirinia e co.) non fa un kakkio e la febbre non scende e io non riesco a leggere...vegeto nel letto. mal di testa e polmoni in fiamme.
mica me la immaginavo così stronza st'influenza...
...ho pure toppato il post...
RispondiEliminabrrr...:/
...la malta di cedere..
nonsisa.. quello è in Fondamenti di scienza delle costruzioni 2.. ;)
RispondiEliminacrisalide.. è che credere è un atto d'amore, come dire la verità, del resto..
astio.. una fabbrica di mattoni silenziosa, la tua.. anche bella..
gmai.. la malta di cedere mi ha fatto scassare dal ridere..
e stai ben sotto le coperte, mi raccomando..