mercoledì 28 febbraio 2007

Il gatto dorme sulla tastiera e io posso solamente usare quella fottutissima virtuale

E ancora non capisco perché certe sere io mi debba sentire rotto. Accasciato su me stesso, come vecchia cosa disfatta. E non basta il tramonto lieve sui tetti, il silenzio di casa, la lingua rasposa del gatto. Di me, il poco che puoi avere, sta sparpagliato sul selciato.
La vita mi rode da dentro.
E il fatto che stasera ci sia San Remo non aiuta manco per il cazzo!!

[E in questa assurda maniera non si può scrivere oltre!!]

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