giovedì 17 aprile 2008

"Però così non è normale", disse Gap al Rage mettendo giù il telefono

Le telefonate peggiori arrivano sempre mentre sto facendo le cose più stupide: sparare a dei nanetti con un joypad non è un attività proporiamente geniale, appunto. Me lo sarei dovuto aspettare...
Sorellauno piange all'altro capo del telefono di andare subito da lei. Prima di capire cosa è successo veramente ci metto dentro la speranza vana di uno scherzo di cattivo gusto. Invece, purtroppo, certe volte il cattivo gusto ha un limite che non vorresti.
Nipoteuno è caduto giocando: frattura temporo-parietale del cranio, ematoma extradurale da operare d'urgenza.
Un subito di milletrecentosette chilometri mi stringe lo stomaco. Niente treni, niente aerei a quell'ora della sera.
Un subito di tredici ore di auto da correre con Adelina che mi predica affianco, divisa tra la preoccupazione per Nipoteuno e quella per Gap che percorre vie a lei incomprensibili.
La notte scivola faticosa sull'autostrada. Per la prima volta andare a Sud non ha il sapore della festa.
Quando arriviamo sfatti, Nipoteuno è già sveglio: vuole un Pandistelle.
   

martedì 15 aprile 2008

Sconfitte

E ciò che più mi sconforta è la totale assenza di lungimiranza. Ché di ideali non se ne parla più già da un po'.

venerdì 11 aprile 2008

Dubbio n°19

Ginocchia: e allora dai, dimmelo tu che sai tutto! Ma qual è il senso di questa cazzo di vita?   
Fukuda: trovare parcheggio?  
Ginocchia: [pensieroso] mmh.. ah!                      

giovedì 10 aprile 2008

mercoledì 9 aprile 2008

Senza tempo

Il tempo mi scivola veloce addosso, in grosse gocce verticali. Settimane come giorni lambiscono il bordo bagnato delle dita indaffarate a far parole.
Mr Iron mi guarda con la stessa faccia maori di sempre, ma sono quasi otto mesi che non la vedo sorridermi esatta. Eppure è come ieri.
Mi ruba a un rapido pasto solitario per tenermi in sospeso sul filo delle sue follie: la barca a vela, cambiar vita, un altro figlio.
Mi viene facile, allora, rovesciargli nell'imbuto delle orecchie tre segreti.
Trema anche lui della mia stessa instabilità, ma la sua ricetta è tenersi fermo. La mia è sempre stata dondolare.
Sorride, però, quando mi dice: "Sei sempre il più punk!".
Che è come vincere una sfida che dura da undici anni.
 

lunedì 7 aprile 2008

Nella rete

Si cammina per le vie di questa città come sulle maglie di una rete.
Rette parallele in direzione, che l'ardire di svoltare non lascia lo scampo di una curva. Solo cambi di meta ortogonali sono concessi, che ce ne vogliono quattro per tornare in rotta. E la vita non è mai abbastanza lunga per cambiare quattro volte.
Si cammina come sulle maglie di una rete, appunto. E gli incroci sono nodi che ti legano, si sfugge dalle maglie delle vie rette per trovare angoli di bellezza e possibilità. 
  

venerdì 4 aprile 2008

Quando la banda passò

Che io sia pigro lo si vede dalla fossa che il mio culo ha già scavato sul divano. Ci si sta comodi accucciati con un libro tra le mani e il gatto sulla pancia.
Ma la gabbia della non-voglia certe sere non mi tiene.
Mi chiama fuori la piazza piena di gente e il cinema sotto casa mi convince che mi posso fidare. I film ormai li lascio scegliere a lui e devo ammettere che non me ne sono mai pentito. C'è il talento di scovare quel che vorrei sapere.
Ieri sera ho trovato una canzone e il senso di un finale che non finisce niente. [D'altronde, è un'overture di clarinetto.] Abbastanza per un film solo.
La mia pigrizia è anche questo. Lasciare ad altri la scelta di una sera, maturare quelle di una vita.
 

mercoledì 2 aprile 2008

L'ambizione del pedone

Oggi sono in movimento. 
Un obiettivo solo nella testa: all'ottava traversa, il pedone diventa regina.

martedì 1 aprile 2008

Sovraffollamento

Oggi, qui, non c'è spazio neanche per cazzeggiare dieci minuti. Che fatica, però, avere sempre qualcuno alle spalle.