venerdì 4 aprile 2008

Quando la banda passò

Che io sia pigro lo si vede dalla fossa che il mio culo ha già scavato sul divano. Ci si sta comodi accucciati con un libro tra le mani e il gatto sulla pancia.
Ma la gabbia della non-voglia certe sere non mi tiene.
Mi chiama fuori la piazza piena di gente e il cinema sotto casa mi convince che mi posso fidare. I film ormai li lascio scegliere a lui e devo ammettere che non me ne sono mai pentito. C'è il talento di scovare quel che vorrei sapere.
Ieri sera ho trovato una canzone e il senso di un finale che non finisce niente. [D'altronde, è un'overture di clarinetto.] Abbastanza per un film solo.
La mia pigrizia è anche questo. Lasciare ad altri la scelta di una sera, maturare quelle di una vita.
 

6 commenti:

  1. bhè il tuo cinema ne capisce di film :)

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  2. Beh, potrebbe essere letta come un... "lasciarsi trascinare dalla vita", invece di dirigerla attivamente, il che, a volte, non è male. Ma è tutto relativo, come sempre.

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  3. ...e ti va ancora bene che la programmazione del n.le è ottima!!
    pensa se c'avevi il pathè sotto casa (quello è meglio averlo dentro casa!)!!
    :))

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  4. Ecco, io faccio troppo spesso l'errore di lasciare agli amici la scelta dei film da vedere...devo smettere di essere pigra !!

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  5. amo i libri odio i gatti

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  6. Quando ricomincerò ad avere una vita al di fuori del lavoro, oltre a riprendere le mie visite regolari qui mi vedrò anche questo film.

    E cmq la pigrizia è sacra!

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