martedì 22 dicembre 2009

Geometrie non euclidee

Il cielo pesava bianco sulle loro teste scure, strette nei cappelli neri e infossate nei baveri alzati delle giacche. Il freddo sembrava strappar loro di dosso sciarpe e cappotti, facendoli sentire nudi e scalzi. I denti battevano un ritmo gelato che mangiava le parole.
Fumare era cercare calore.
I primi fiocchi arrivarono lentamente sui loro nasi arcuati, che ondeggiavano piano sulla strada di casa. Due sagome zoppicanti d'uccello e la sensazione di avere sbagliato rotta. La migrazione di un fallimento.
- Nevica! - disse il primo con voce roca, che cercava di mascherare lo stupere infantile che gli incollava gli occhi al cielo.
Neve sottile come farina sbiancava le barbe lasciate lunghe.
- Già - rispose l'altro con il viso rivolto alle scarpe.
Il gesto naturale fu quello di aprire il palmo, come a ricevere un'elemosina. Gli occhi volarono a spiare la generosità del cielo.
Un fiocco minuto mostrava, alla luce di un'insegna Tabacchi, la sua geometria perfetta.
Non era un fiocco di neve, era IL fiocco di neve. Come se tutta la neve del mondo si fosse condensata in quella forma unica di ghiaccio, che ne era la sintesi esatta.
- La geometria è la lingua di dio - disse al compagno che non lo ascoltava più, ma danzava sulle impronte lasciate da altri. Passi ricalcati, per tenere i piedi all'asciutto.
Nel silenzio della neve, si accese il calore di una voglia.
Allungò il passo verso casa, lasciando indietro l'amico che arrancava. Il freddo non lo sentiva quasi più. Sentiva solo la fame di arrivare al tavolo, riprendere in mano i vecchi libri di matematica e cercare l'equazione che gli avrebbe spiegato la forma del mondo.  
   

4 commenti:

  1. Io, che la matematica non sarà mai il mio mestiere, sono fottuta in partenza allora. Bene.
    Anzi, inventerò una mia privatissima equazione, dove ad esempio, la geometria è data dall'incastrasi delle note.
    s.

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  2. Un dio complesso e non rappresentabile, se seguo il titolo fino in fondo...

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  3. sagami.. ma la musica è matematica, come Bach insegna (sappi che non so quello che dico, cito solo una fidanzatina di tanto tempo fa che suonava il piano).

    pepper.. dio chi? 

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  4. Ah non so che dio... la sua lingua, comunque.

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