sabato 11 luglio 2009

Rituali di Corteggiamento

Torino mi stupisce sempre.
Come un'amante elegante e austera a cui sfugge, tra le dita che coprono le labbra, la parola che ti schiude il sorriso.
Torino oggi si lasciava desiderare, invece.
A nulla valeva l'initerrotto corteggiarla lungo le sue strade rette. Oggi non mi lasciava perdere tra le sue cosce e a ogni svolta d'angolo ritrovavo solo me. Perché ci sono giorni che io non vorrei incontrarmi mai e sono i giorni in cui Torino mi apre le gambe e mi lascia libero di dimenticarmi, aggrappato alla sua schiena ossuta. Ma oggi no, oggi non mi voleva.
Offeso, scendevo dalle sue natiche e varcavo il fiume, infilandomi ortogonale tre le vertebre delle piazze piccole.
All'ultima carezza lasciata in punta di dita tra le costole, però, l'ho sentita ridere. Una risata di un semitono troppo alta, che non mi aspettavo più.
Ho alzato la testa, allora, e ho visto il ventre di Piazza Carlo Alberto farsi palcoscenico e tredici attori vestiti di nero danzare con sé stessi e uno scaletto. E poi correre e ridere e prendere la gente per mano e raccontare.
E finalmente mi son perso.

[Che poi c'era un'attrice con le scarpe rosse a puis bianchi sotto il vestito nero e un fiore, anch'esso rosso, appuntato a una spallina. Capelli castani corti e un muso da furbetta.
E due tette grandi e tonde, che sbirciavano dalla scolatura quadra.
Ho pensato, subito, che forse quello era metateatro, teatro nel teatro.
Poi ho solo pensato che era molto bella.]
        

12 commenti:

  1. che poi tu lo dici in modo molto poetico...ma dalle mie parti, questo, si chiama "uscire di casa con l'intento di broccolare" :P

    RispondiElimina
  2. torino.
    magnifica.
    e bellissimo quello che hai scritto.

    RispondiElimina
  3. anche il fiore era a pois bianchi?

    RispondiElimina
  4. Capisco bene quel che scrivi...
    Bello :)

    RispondiElimina
  5. avevo un invito per torino per qs weekend. ma son rimasta qui. in mia casa di fianco a milano. senza corteggiamenti.

    RispondiElimina
  6. Vedi le sovrastrutture.... Prima di concederle che era bella, hai fatto un sacco giri.... siete complessi, voi uomini moderni. :)

    RispondiElimina
  7. si, si...torino, le vie, dimenticarsi, perdersi, chiappe, tette, gambe, fianchi...gira e rigira, tu sempre lì vai a parare!
    altro che mètateatro! metàteatro e metàteapro...
    :)))
    (miii, ma come sono volgave!)

    RispondiElimina
  8. ma sono tutti vestiti da inverno...fa un gran freddo a Luglio a Torino, neh.

    RispondiElimina
  9. cristina.. credo sia una foto d'epoca, si schiattava di caldo..

    RispondiElimina
  10. (Lo sono assai... anzi, mi DEVO comprare una macchina fotografica per immortalare alcuni sconforti...)

    RispondiElimina