mercoledì 30 luglio 2008

Radiogiornale

La sveglia è una chiave con cui esco dai sogni dimenticandoli. Di solito, la voce della radio si sovrappone alla trama della notte e la dilania di realtà, soverchiandola.
Il lusso di svegliarmi in silenzio lo rubo solo di luglio, ritrovando intatto il filo dei sogni annodato alle dita dei piedi. Lo trascino con me, nel frusciare scalzo fino alla moka, nella penombra del bagno. Stamani, tra lo yogurt alla banana e la crostata di pesche, ero ancora a far barricate per via, per arginare la prepotenza dei carri armati in città, insieme a centinaia di persone che gridavano "No!". Correva con me, da un bidone all'altro, una ragazza bionda e senza nome che sorrideva -che io le bionde non le sopporto mica poi tanto, ma mi si infiltrano sempre nel sonno. Pareva non avere paura, mentre io trasalivo a ogni colpo più forte, di ogni fiammata più alta. 
Poi, l'amaro del caffè e la voce bassa del radiogiornale mi riportavano lentamente alla realtà: "Le persone per bene non hanno paura dei militari in città!", sento starnazzare.
Ordunque, non sono neanche più una persona per bene. 
                 

3 commenti:

  1. prossimamente coprifuoco e negozi ariani

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  2. ti leggo sempre...sono bionda, ma un po' aiutata, che magari riesci a sopportarmi meglio...

    Francesca

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  3. sammy.. è che ultimamente faccio sogni sovversivi..

    francesca.. sono una persona tollerante, nonostante le apparenze.. :)

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