Oggi vorrei saper suonare il piano.
Se sapessi suonare il piano, oggi, spalancherei le finestre e lascerei andare sui tasti questi pensieri fatti di scirocco e morsi a far sanguinare le labbra. Li lascerei scivolare per ore, giù dal balcone che dà sul cortile, come un rubinetto dimenticato aperto che trabocca dal quarto piano. Uno scroscio violento a spampanare i gerani della signora di sotto.
Che sentano tutti che sono per te. E non mi importa di ciò che diranno della mia oscenità. Non ho alcun pudore, mai avuto pudore.
[E so bene che dovrei vergognarmi anche di questo.]
Purtroppo, però, non so suonare nulla e mi si ingolferà il fiato di tutto questo sentire.
Ché quando ero bambino, Adelina non c'ha pensato che mi sarebbe mancato un modo per dire le cose e mi ha riempito i giochi solo di stoffe e bottoni. E Angelo già a sei anni mi portava in bottega -chè non c'è tempo per certi trastulli quando s'ha da campà- a insegnarmi il gusto metallico dei transistor.
Allora non mi resta che dirtelo provando ad accostare tre pezze di seta, un pugno di resistenze e un filo di stagno.
sicuro di non saper usare i tasti? non ti ascolti o non ti leggi?
RispondiEliminache cosa romantica. sei uno sciroccato ;)
RispondiEliminaqualcuno diceva che se la notte stai in silenzio sopra un prato e sotto un cielo stellato puoi sentire suonare le stelle.
RispondiEliminabeh se accosti quelle cose lì, lo sai, ci fai i personaggi di una storia e allora la devi inventare. intanto se vuoi ti costruisco un teatrino, quelli di legno con le tendine rosse che sia aprono a mano e dietro o sotto a muovere le pezze per far ridere bambini ammalati in un letto. non sarebbe bello?
neru
bellissimo, anche senza la musica
RispondiEliminabastano due bacchette di legno, dei secchi, un coperchio di lamiera e una ringhiera da usare come un'arpa...per il resto vai di voce e urli.
RispondiEliminavuoi provare?
genio puro.
RispondiEliminaMi son commosso *__*
RispondiEliminaCioé, mica facile incrinare un pezzo d'idiota come me...
p.s. io suono il piano... ed p vero qujel che senti, puoi essere osceno col piano, senza che nessuno ti accusi...
p.p.s. ... io non ho il piano a casa mia, e non sai quante volte ho voglia di suonarlo, e non c'è.
Ed ogni accostamento, in questo post, è musica e poesia.
RispondiEliminaPoi, se vuoi, mi sono trovata con una partitura in più di Camille Saint - Saens "Le Cygne" pour violoncello et piano, se interessa per te è omaggio :)
s.
Infatti il suono è come pioggia, che però struscia sui tasti e sale verso l'alto... E a volte, gli accordi si cuciono tra loro come certi pezzi di stoffa, e bruciano scoppiettando come lo stagno che fonde.(b)
RispondiEliminaero io quella che ha scritto "genio puro".
RispondiEliminaCi tenevo a precisare dato che sono uscita nel commento come "anonimo".
:)