martedì 4 novembre 2008

Due Novembre

Il gravare di una mano sulla spalla mi sveglia che ancora non è l'alba.
Il divano sfatto odora di notte e cattivi pensieri.
Ci vogliono minuti interi di buio per capire che con me non c'è nulla di vivo, a parte il gatto che pulisce la sua baionetta in cima alla torre dei libri da leggere. Ci scambiamo uno sguardo sgranato e insieme voliamo alla feritoia della finestra.
Piove. Come un battere accellerato di secondi. La stanza è la cassa armonica del tetto che vibra, scosso da ditate d'acqua fredda.
A destarmi è stato solo un sogno. Ricorrente come questo mal di capa che m'affligge.
Mio padre che mi guarda immobile sull'uscio e mormora: "Vado...". La mano enorme si muove verso di me, come a colmare con il gesto il vuoto di parole mai dette. I segni delle bruciature stridono sul doppiopetto blu. C'è ancora, di lato all'indice, quel callo a foggia di bulbo, da cui a primavera non è mai nato alcun tulipano.
Sulle mie dita si leggono ancora i segni del saldatore. Il mestiere che entra. E che lentamente stanno sparendo.
"Resta..." provo a dire, ma è più pensiero che voce. Lo stupore di vederlo in piedi e vestito, una normalità di cui ho perduto memoria, mi ammutolisce.
Sotto la tesa del Borsalino, uno sguardo che è un "perché?" muto.
E poi la mano giunge sulla spalla e mi sveglio.
Non ho risposta a certe domande che sono un dolore. Restare e dividere, la sola cosa che ho imparato a fare.
        

11 commenti:

  1. mi prendo un pezzo piccolo di emozione. so che non alleggerisco, ma seguo.

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  2. all'atto di nascere ci regalano sia la vita che la morte...(e questa ce la portiamo appiccicata come un francobollo).
    tu però oltre a dividere e restare sai scrivere. davvero.
    non è mica poco gap!

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  3. Sono d'accordo con Gmai, il modo in cui le dici certe cose è poesia...

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  4. se quel che resta del giorno è un pensiero e una parola, forse un gesto, allora qualcosa resta davvero.


    p.s. il callo a foggia di bulbo da cui non nasce un tulipano a primavera è da applauso e anche qualcosa di più.

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  5. condivido gmai, non è poca cosa saper mettere su pagina certe emozioni, certe domande che non hanno risposta..insomma è sempre bello leggerti.

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  6. tu hai un dono, ginocchia a punta.

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  7. sammy.. ecco, tu hai un bel modo di essere presente..
    c'è da imparare..
    :)

    gmai.. non so, io penso che ci sono cose che vorrei sapere fare meglio..
    come farmi capire, e capire..

    paola.. è che sono bravo a fare la lagna..
    ;)

    neru.. quello c'era per davvero, mica l'ho inventato io..
    :)

    ossimoro.. figurati, piacere mio, che ne approfitto pure per mettere odine tra i neuroni..

    mysya.. hai detto una frase pericolosissima, ma questa è una storia troppo lunga da raccontare..
    e allora sorrido..
    grazie..

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  8. no ops..
    è una cosa bella, a suo modo..
    :)

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  9. eccoti qua.
    bello che sei.
    :)
    e mi vien da sorridere a tuo padre, solo per averti dato a noi.

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  10. lilli.. "tenetevelo pure", avrebbe detto.. ;)
    però è bello quando passi di qua..
    :)

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