venerdì 28 novembre 2008

Tre metri sotto la neve

Mi sveglia di sorpresa il gatto, passeggiandomi sulla faccia. Il porco, da quando ha imparato ad aprirsi le porte, non ha più scrupolo alcuno: arriva a qualsiasi ora, mi stuzzunìa finchè non mi sveglio per poi infilarsi nel mio posto caldo. Credo che lo mangerò per natale.
Assonnato, scosto le tende dell'abbaino che fuori la luce è ancora svogliata. Mi sorprende il chiaro che arriva dal basso, dai tetti che ho sotto, dalle strade.
- La neve! - mi dico felice come un bambino che spera di saltar scuola.
La meraviglia mi assale in un brivido gelido che si inerpica dai piedi scalzi fino alla testa arruffata.
È l'ultima meraviglia che mi rimane, la neve, di quelle antiche che facevano saltare giù dal letto febbricitanti di vita.
Allora corro a spalancare gli scuri, curioso del mondo dall'altro lato: il cortile è candido; il fico, che nei giorni di vento ha perso ogni foglia, è un intreccio di linee bianche che tolgono il fiato.
Dal cielo cadono ancora fiocchi grandi così. Che fan quel rumore di fiocchi che somiglia a un arricciarsi.
Qualcuno mi arriva sui piedi, ancora scalzi, e sulle braccia scoperte come a dirmi:
- Svegliati pirla, che ci sono i panni stesi da ritirare!
- Cazzo, i panni stesi da ritirare!

E tutto il resto è solo correre, ché la neve la si gusta meglio per via.       

4 commenti:

  1. ahahahah!
    anche PS stamattina è corso a ritirare i panni!
    chè ieri è tornato dai bagordi con gli amici intriso di fumo da capo a piedi ....

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  2. oh meraviglia
    (anche i panni l'han gustata)

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  3. gmai.. i panni innevati mi hanno allagato il pavimento, il gatto s'è buttato di corsa nella pozzanghera di neve sciolta e ha zampettato per tutta la casa..
    no, solo per dirti che è emglio stendere dentro, in inverno..

    astio.. i panni in particolar modo..

    paola.. già, troppo poco.. io continuo ad ambire ai miei tre metri di neve..
    e tutto il resto è noia..

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