venerdì 14 novembre 2008

Del coraggio dei gesti

Ci sono uomini la cui forza mi stravolge.
Basta un'occhiata veloce per intenderne, tra le rughe, la fermezza, la solidità dei passi, la tenacia nella lotta.
Ci sono uomini piccoli che sono eroi, capo calvo e aria triste, ma capaci di battaglie enormi.
Che sono personali, che diventano universali.
Capaci di sfidare il nemico stando dentro la pancia delle sue regole orrende. Ostili, irragionevoli. E disumane. [E anche disdivine.]
E io non so nascondere l'ammirazione che provo guardando di lontano la dignità ferma di Giuseppe Englaro. Io che non ho più padre -e, talvolta, mi scopro a cercarlo in altri visi- vorrei che fosse come lui: capace di tutta la fatica di un difficile gesto d'amore.
         

4 commenti:

  1. Concordo e non solo. Incredibile che ci si possa definire un paese civile se si fa attendere una persona, che già sta facendo un passo difficile, per tutto sto tempo lasciandolo anche a combattere contro tutto ciò senza una briciola di compassione.

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  2. una bellissima persona.
    che non si meritava, oltre a quello enorme già sofferto, tutto il dolore successivo che è figlio di ottusità e malvagità.

    mi inchino a lui e idealmente lo abbraccio.

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  3. pare impossibile che la gente non capisca.

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  4. paola.. ecco, è l'aggettivo civile dietro il sostantivo paese a stonare..

    elena.. come dici tu, una persona splendida..

    gmai.. e non solo non capisce, interferisce pure..

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