lunedì 18 maggio 2009

Un sabato lungo una vacanza

Il sabato inizia in anticipo. Me lo ritrovo addosso già alle sette del mattino, con tutta la sua aria da villaggio: il sole che sbatte sugli scuri, la lentezza nelle faccende, i movimenti pigri delle ossa. Anche gli uccelli volano più piano, il sabato mattina.
Io no.
La massaia che c'è in me ha scritto la lista della spesa alla lavagna, non c'è calamita a forma di mucca che possa cadere, stavolta: sta per finire il vino, il camapri è morto già da un paio di giorni! Non si può vivere in questa maniera incivile! E, già che andiamo al mercato, ci scappano anche due olive e un paio di mele, carciofi e piselli (che a cena viene la talpa, ma questa è tutta un'altra storia che merita uno spazio tutto suo).
Arrivo al Circolo dei Lettori che la massaia che c'è in me giace stremata e gaudente nel frigorifero. Fortunatamente, perchè non sarebbe stato bello presentarsi con le sporte colme e l'aria di volere sfamare il mondo.
Sono in ritardo quanto basta per potermi accucciare non visto sul fondo di una poltroncina rossa, nell'angolo accanto alla porta, ad ascoltare.
Ascoltare mi riesce bene, sempre molto meglio che parlare.
Il LitCamp offre voci ferme, che raccontano storie avvincenti, e sguardi obliqui e attenti sulle parole. Offre parole che regalano persone intere e persone che si raccontano guardando altrove. Offre spunti di pensiero e pensieri interi da conservare per la sera. Risate, poi, come aperitivo. Offre occhi attenti che ascoltano e nuche da spiare mentre si muovono in segni di assenso o diniego.
Il LitCamp offre persone, che prima erano un nome e delle parole, e ora sono sorrisi, capelli, movimenti cauti, sguardi. Il gusto di dire. Sono voglia di scoprire, di vedere, di fare. Curiosità, idee.
E una cosa meravigliosa su tutte m'è rimasta addosso e non la so levare.
L'idea del silenzio.
Che poi ho splendidamente accantonato un attimo dopo correndo al gay pride. Non c'è festa più bella, dopo quella degli alpini.

[Molti hanno raccontato degli interventi e speso parole entusiaste di ringraziamento per chi tanto si è dato nell'organizzare. Io il mio personalissimo grazie lo voglio dire a chi era di casa e si è occupato di accoglierci tutti, facendomi sentire a casa per davvero. Grazie E.l.e.n.a. Grazie Viridian.]

17 commenti:

  1. Scampoli di pensieri spuntati
    capelli al vento
    avidi di difetti curati a dovere
    decomposti e ricomposti

    assimilare il dissimile
    velocemente

    brindare a squarciagola
    e spezzare i pani dell'abbondanza
    questa è la festa
    per la riconquista dell'io turbato
    dalla propria inconsistenza.

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  2. Scampoli di pensieri spuntati
    capelli al vento
    avidi di difetti curati a dovere
    decomposti e ricomposti

    assimilare il dissimile
    velocemente

    brindare a squarciagola
    e spezzare i pani dell'abbondanza
    questa è la festa
    per la riconquista dell'io turbato
    dalla propria inconsistenza.

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  3. Scampoli di pensieri spuntati
    capelli al vento
    avidi di difetti curati a dovere
    decomposti e ricomposti

    assimilare il dissimile
    velocemente

    brindare a squarciagola
    e spezzare i pani dell'abbondanza
    questa è la festa
    per la riconquista dell'io turbato
    dalla propria inconsistenza.

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  4. cosa (non) farne della scrittura oggi?
    ad esempio non chiamare scrittura (a meno che non si tratti di segni, lettere, parole) quella di giordano...
    cmq la scrittura consente il silenzio anche se può urlare dentro.

    RispondiElimina
  5. cosa (non) farne della scrittura oggi?
    ad esempio non chiamare scrittura (a meno che non si tratti di segni, lettere, parole) quella di giordano...
    cmq la scrittura consente il silenzio anche se può urlare dentro.

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  6. cosa (non) farne della scrittura oggi?
    ad esempio non chiamare scrittura (a meno che non si tratti di segni, lettere, parole) quella di giordano...
    cmq la scrittura consente il silenzio anche se può urlare dentro.

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  7. Sembra uan gran bella cosa... Perchè sono così lontana?

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  8. Oh ma che caro. Grazie a te. Davvero.

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  9. gmai.. quell'intervento tutto dedicato al silenzio è stato di una bellezza indescrivibile..

    ossimoro.. bella assai, una vera festa..

    elena.. no, grazie a te (adoro i convenevoli!).. ;)

    cumino.. ma ho scoperto che anche dalle vostre parti accadono cose interessanti..

    viridian.. no, davvero, grazie a te (dio, come mi sento signorina a modo, ora).. ;)

    paola.. davvero intenso, lo devo ammettere..

    elena.. sì, secondo me ti sarebbe piaciuto proprio..

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  10. gmai.. quell'intervento tutto dedicato al silenzio è stato di una bellezza indescrivibile..

    ossimoro.. bella assai, una vera festa..

    elena.. no, grazie a te (adoro i convenevoli!).. ;)

    cumino.. ma ho scoperto che anche dalle vostre parti accadono cose interessanti..

    viridian.. no, davvero, grazie a te (dio, come mi sento signorina a modo, ora).. ;)

    paola.. davvero intenso, lo devo ammettere..

    elena.. sì, secondo me ti sarebbe piaciuto proprio..

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