Le dita non sanno resistere. Cercano la consistenza appiccicosa della marmellata sul bordo del vasetto. Pesche e fichi. Che è come aver messo l'estate dentro un barattolo.
La meraviglia, certe volte, passa anche dalla bocca.
Guardo la signora Piva di sbieco. C'è del genio tra quei capelli di rame. E nelle mani -con cui governa il sambuco ed il gelso per farne confetture dense e scure- sapienza di maga.
Intanto, l'estate muore su quest'aia piena di gatti. Muore di domenica, accasciata su colline selvagge di ontani e carpini. Ed io, che non sono formica, faccio lucido con le dita il fondo del mio barattolo d'estate.
All'inverno ci penserò col freddo.
Che meraviglia...
RispondiEliminaIeri mi sono aggrappata ad un pomeriggio d'estate facendo merenda all'apero, mordendo l'inverno di uno strudel fatto in casa...
s.
Che dolce il bimbo asiatico... ma la marmellata si può avere biologica?
RispondiEliminaSe ci pensi, le marmellate sono state inventate per portare un pezzo d'estate fin dentro l'inverno :-)
RispondiEliminaE poi servono le calorie per affrontare i primi freddi!
sì certo...
RispondiEliminatu col freddo penserai all'inverno!
ma a chi vuoi darla a bere?
che ai primi freddi comincerai già a pensare all'estate!
ti conosciamo, noi...
:))
la dolcezza della marmellata ti è rimasta appiccicata alle dita e tu hai saputo tramutarla in parole.
RispondiEliminaalchimista che non sei altro! :)
e sette!!
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