mercoledì 5 settembre 2007

Ma noi, avevamo bisogno di SOS tata?

Eravamo un piccolo esercito di bambini, tantotempofa.
Allineati per età e per altezza, la nonna ci caricava sul rapido per Catania, cambiava per Enna, e ci portava sani e salvi fino al posto dei fichi d'india, dove ci teneva per quasi tutta l'estate.
C'erano Sorellauno e Sorelladue, Cuginobelga e Cuginabionda. E lì, decine di altri cugini di ogni ordine e grado.
E c'ero io, quasi il più piccolo.
Sempre seduto sui gradini davanti casa.
Tre gradini. Testariccia, ginocchiavalve. Pensieri persi a seguire le tracce delle formiche.
Nonna schiacciava le mandorle su un coccio di marmo. Da un lato le bucce verdi, dall'altro la minnula appuntita. Era un suono di legno quello che faceva eco dal secchio.
Il sole ammazzava i gatti.
Solo le vespe si muovevano. Ma piano anche loro.
Cuginabionda prendeva complimenti da tutte le vecchie, baffute prozie.
- Che beddra bambina! Tutta bionda! Non come Sorelladue di Ginocchiaapunta, che tiene i baffi come noi! E quegli orrendi occhiali quadrati!!
Allora succedeva che Sorelladue piangesse. Che i bambini non sono mica sordi.
Ed io, allora, smettevo di giocare con Cuginabionda e me ne andavo solo, a caccia di lucertole. Che stare solo era un vizio che già avevo.
Cuginobelga sapeva i miei posti -che di solito dividevamo quando c'era da fare a sassate con altri, agguerriti bambini- veniva a cercarmi e mi menava sodo. Mi lasciava livido e piangente, perchè avevo fatto piangere sua sorella, Cuginabionda.
La nonna intanto sbucciava fichi d'india.
Infine arrivava Sorellauno -più grande di tutti quel tanto che bastava- che vedendomi addosso i segni di troppe botte, prendeva Cuginobelga per i capelli e se lo trascinava in giro a pulire per terra.
[Quanto invidio la cretività di Sorellauno!].
E venne il fuoco, che bruciò il bastone, che picchiò il cane, che morse il gatto, che si mangiò il topo che al mercato mio padre comprò.
Quando il sole calava la nonna ci chiamava per cena. Melanzane.
E attorno al tavolo -affamati- si rideva di nuovo tutti insieme.

14 commenti:

  1. Uh che gioia i ricordi d'infanzia, i traumi, i soprusi, le cose che non capisci e che ti lasciano indelebili tracce nella tua psiche delicata. Ah, che bello essere piccoli.

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  2. noi no.
    ma noi avevamo Adelina e Ida e nonnesicule...

    :))bel racconto:))

    lilli

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  3. noi no.
    ma noi avevamo Adelina e Ida e nonnesicule...

    :))bel racconto:))

    lilli

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  4. quante cose mi sono emerse... quanti posti e quante persone che non ci sono più. cazzo.

    Sammy

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  5. quante cose mi sono emerse... quanti posti e quante persone che non ci sono più. cazzo.

    Sammy

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  6. pippa.. io indelebili tracce nella mia psiche delicata come se mi avessero preso a picconate..

    lilli.. ecco, forse erano quelle lì a funzionare meglio..

    sammy.. davvero, cazzo!

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  7. pippa.. io indelebili tracce nella mia psiche delicata come se mi avessero preso a picconate..

    lilli.. ecco, forse erano quelle lì a funzionare meglio..

    sammy.. davvero, cazzo!

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  8. I ricordi d'infanzia sono i primi a tornare a galla nelle grandi prove dell'eta' adulta...
    Bellissimo ricordo!

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  9. I ricordi d'infanzia sono i primi a tornare a galla nelle grandi prove dell'eta' adulta...
    Bellissimo ricordo!

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  10. soffio.. te pensa che io, i ricordi di infanzia, me li ricordo da quand'ero piccolo..
    :)

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  11. soffio.. te pensa che io, i ricordi di infanzia, me li ricordo da quand'ero piccolo..
    :)

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  12. Pensa invece che io avevo deciso di raccogliere i miei ricordi d'infanzia in un blog specifico, ma al momento di scrivere non me n'è tornato in mente nessuno. Forse vogliono restare nascosti nei meandri della mia psiche (in modo da tormentarmi meglio, sicuro!).

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  13. pippa.. i ricordi vengon fuori sempre nel momento più inopportuno possibilie..
    tipo a farmi ridere quando dovrei esser serio..
    o viceversa..

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  14. pippa.. i ricordi vengon fuori sempre nel momento più inopportuno possibilie..
    tipo a farmi ridere quando dovrei esser serio..
    o viceversa..

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