La collina è velata di nebbia, la strada appena di buio.
I pensieri si muovono liberi -sono nuvole di locuste dalle ali scarlatte- in questo stato che non è sonno, che non è veglia. Nient'altro che occhi aperti e fare cose, con la testa perduta in un altro luogo, in un altro silenzio.
Un volo che porta in punta agli arti di molla il dovere di ringraziare.
Chi si è fatto memoria quando io stavo dimenticando.
Chi è stato silenzio mentre tacevo.
Chi mi è stato attenzione, ricordando.
Chi mi ha fatto da sogno quando non riuscivo a dormire.
Chi mi è stato coraggio mentre tremavo.
Chi si è fatto costanza per lasciarmi aggrappare.
Chi oggi c'è.
Grazie a te Gap per i tuoi pensieri sempre stimolanti e positivi, che obbligano la testa a muoversi e i sorrisi a schiudersi
RispondiEliminam'associo a pippawilson. :)
RispondiEliminaChe dire grazie non è semplice e dirlo così bene è arte.
RispondiEliminaComplimenti.
s.
c'è che tento di convincere chiunque aspetti una bimba a chiamarla costanza. c'è che mai nessuno m'ha dato retta. hai idea della dedica che si son persi?
RispondiEliminapippa, sammy.. nonononono, grazie a voi.. :D che a me, invero, pare sempre di essere piuttosto noioso..
RispondiEliminasagami.. senz'arte nè parte, come direbbe la nonna.. ;)
stré.. se io fossi il babbo di costanza, chi se l'è fatta per lasciarsi aggrappare, lo ammazzerei di botte.. ;)
GaP, posso dire "Bello!" anche io?
RispondiEliminaMi piace molto, davvero.
Perchè quando "l'altr*" ha bisogno di noi è così che si dovrebbe fare.
Farsi/essere/diventare ciò che gli abbisogna di più.
Senza peso.
gmai.. grazie.. e questi grazie erano tutti per persone diverse, che un solo individuo trasformista così non credo che esista.. :)
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