lunedì 9 giugno 2008

Accadueo

Ancora acqua su di noi.
Acqua come ghiaia. Talmente irruenta da far arrendere il mio impavido ombrello azzurro -come un cerchio di cielo solo mio-, che si accascia traverso e si lascia arrugginire.
Acqua come corde che ti legano all'ombra di un balcone per un giro d'orologio, a dividere lo sconcerto delle foglie con degli sconosciuti. Sconosciuti di gambe lunghe e lunghi capelli bagnati sul collo.
Acqua di strade che scorrono in foggia di fiume.
Acqua di pozze profonde.
Acqua che annego. 
        

10 commenti:

  1. ormai ci stiamo abituando. il sole è una parentesi tonda tra una goccia e il diluvio.

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  2. Acqua che ppalle si può dire?
    Non è poetico lo so

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  3. accà2palleahò...
    ancor meno poetico...
    :)
    ho tentato di mettermi in fuga in questo we lungo ma o sono fantozzi redivivo o piove in tutta la penisola del sole!
    :/
    mettiamoci l'anima in pace che ne avremo fino alla fine di giugno e forse anche i primi di luglio...
    :(

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  4. qui non piove da secoli, non l'avrei mao pensato ma sto cominciando ad apprezzare la pioggia.
    piu' che altro perche' mi muoiono tutte le piante.

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  5. la pioggia a me piace tanto ma in ufficio devo far finta che questo tempo mi indispettisca perchè altrimenti sarei guardata male

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  6. elena.. e quando si aprono le aprentesi, già si muore di caldo..

    violet.. che palle è poeticissimo..

    gmai.. nefaste previsioni, ma sbaglaite, come ogni previsione.. spero..

    nonsisa.. a me le piante stanno annegando, soprattutto il basilico..

    ossimoro.. anche a me piace, ma non due mesi di fila, così non ce la posso proprio fare..

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  7. intanto adesso, per esempio, in crimea s'è aperto uno squarcio di acquazzone!

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  8. di cui si sentono i tuoni fino a genova.. :|

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  9. tempo fa chiedevi acqua, te ne mandai.
    ora ti lancio questo!
    :)

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