martedì 16 dicembre 2008

Metamorfosi

La mano aperta controluce, come a riparare lo sguardo distratto, mostra una sottile membrana a unire le nocche. Come un merletto di pelle diafana e squame grigiastre. Ai lati del collo si sono aperte quattro fessure profonde, rosse quando butto dentro vapore d'acqua.
Sbancherei nel ghiaccio di Porta Palazzo.
Di aria non ce n'è più. Appena un po' d'ossigeno perso nella pioggia vaporizzata.
Un opercolo bianco tiene il ritmo del fiato.
La pelle dei piedi ha solchi bianchi da cui spuntano squame ordinate che salgono fin quasi al ginocchio.
Un'introflessione del gozzo serba l'aria che mi farà galleggiare quando tutto sarà coperto dal fango.
Se non smette di piovere, presto mi trasformerò in un pesce.
Una murena magari, che mi somiglia nel veleno del morso. O una tracina all'ombra del piede incauto.
Magari diventerò seppia, col tempo, per nascondermi dietro nuvole nere come dietro parole.
Ché diventare pesce è ciò che sogno da sempre. Un tonno o uno spada o anche solo un cefalo di porto.
Come Adelina, bambina, sognava di essere una gallina. Sorelladue un somarello. Io acciuga.
Il pensiero, negli anni, è rimasto animale.
Ma ora basta pioggia, però.
     

8 commenti:

  1. ti consiglio questo libro per natale...



    :)

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  2. è assodato che io sia triglia.

    neru ...altrimenti loggata ma troppo stanca per sloggarsi e manifestarsi nella sua vera natura...

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  3. io un sommergibile...si, so non è animale.. però..

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  4. mysya.. ti ci vedo, una bella halimeda tuna..

    elena.. dipnoi e celacanti sono al mia passione..

    cieli.. gatto è sempre una soluzione accettabile, non fosse per l'acqua..

    neru.. triglia è stato a lungo un mio dubbio, poi ho capito che no.. per una banale questione di colori..

    inglisc.. yellow submarine?

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  5. io un uccello...a questo punto escluderei un pellicano però...

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  6. gmai.. te ne sono infinitamente grato.. :)

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