mercoledì 11 aprile 2007

Andata

Andare.
Questa è la sensazione!
Andare e null'altro.
Lasciarsi alle spalle il corteo di lampioni arancio, che pigramente aspetta mattina per potersi spegnere e riposare. I segni nervosi di luce bianca sulle spalle immobili della collina. Un profilo scavato nella memoria. Perdersi nel nero della pianura, poi risalire fino al mare. Seguirne la linea verso sud.
Fin dove voglio arrivare.
Sulla maniglia della porta di casa ho annodato il filo di un pensiero.
Guido.
Ed intanto si svolge la matassa aggrovigliata che occupa i vuoti di me. Un filo che si tende, da casa alla nuca, e andando si svolge. Dentro è un tumulto di lana.
Qualche nodo mai sciolto m'inciampa. Sputarlo fuori è una specie di dolore alle tempie che proverò a sbrogliare tornando, quando il percorso inverso mi regalerà la calma di fare gomitoli.
Così mi ha isegnato mia nonna.

1 commento:

  1. non c'è niente da fare i consigli delle nonne sono sempre attuali.
    complimenti per come hai raccontato il tuo viaggio.

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