lunedì 16 aprile 2007

Sorelle

E non contano più nulla i capelli tirati, i graffi sulla faccia e i pugni nello stomaco. Gli insulti fuori dai denti. Quelli che feriscono.
Nulla neanche l'assenza quando ero solo, la lama della lingua quando c'era solo fame di pace.
Certi rancori sordi che macerano. E che per sempre ci faranno inciampare nel nostro muoverci lontano ed incontro.
Non conta più nulla.
Quando hai bisogno, Sorellauno, Sorelladue,  io ci sono.
Che si tratti di correre di notte a smontarti la casa per aiutarti a fuggire (S1), di trascinare il tuo musolungo per tutta l'Europa senza cavarne fuori una parola, un sorriso (S2). Di spronarti con rabbia a salvarti da te (S2). Di approvare ogni tua scelta, per difficile che sia, qualsiasi essa sia (S1).
L'amore fraterno forse è qualcosa di simile all'esserci sempre. Senza parole.

[Mi scopro amare la mia fratellanza -o dovrei dire sorellanza- fatta di imperfezioni, asperità, tensioni continue e distruttive. Non fratelli da film. Ma fratelli nell'essere una sola durezza che si scontra sempre di muso!]

Nessun commento:

Posta un commento