Aspettare.
Oggi non ho molto altro.
L'eco dell'orologio nella stanza vuota.
La lampada mette tempo a scaldare e l'acqua per il tè fatica a bollire, come non volesse rompere questa immobilità di tensioni superficiali.
Aspettare. E aspettare.
Forse una delle poche cose che so fare.
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