mercoledì 8 agosto 2007

Diciassette secondi

Ci sono cose che non si possono raccontare.
Non per timidezza. Piuttosto perché sono cose che non esistono. Cose da niente.
Tipo una panchina verdescuro infilata in un pozzo di verdechiaro tra quattro palazzi. Ed io che mangio da solo la mia insalata di riso, giocando a far finta di essere giapponese.
[Che è un gioco divertente ed un giorno magari ve lo spiego.]
Silenzio di afa che si rompe d'improvviso in fruscio di foglie.
Guardo in alto. Alberi che schiamazzano e ridono e si piegano.
Un grido di vento si schiaccia contro la facciata ocra di un brutto palazzo e si tuffa a capofitto sul selciato.
Un esercito di foglie secche avanza a rotta di collo verso di me. Stavano immobili, come morte, un istante fa. E ora! Ora rotolano, crepitano, schiumano. Si avvicinano scomposte come un fronte di onda rotta.
Sembrano i sorci del pifferaio magico che si tuffano disperatamente nel fiume in un'illustrazione da vecchio libro strappato.
Istintivamente alzo i piedi da terra. Come per non essere travolto. 
Mi giro su me stesso per guardarle precipitare giù da un gradino di marciapiede.
Sorrido. Come stordito.
E quella signorina seduta sulla panchina di fronte mi guarda e ride con gli occhi. Devo sembrare ben strano accucciato così! Ma lei, naso appuntito ed occhi di pece, ha una canotta arancione ed una terza arrogante, una longuette marrone di foglie e dei bellissimi sandali in pelle. Lei può rider di tutto.
Anche di me che sto raccontando diciassette secondi di niente.

12 commenti:

  1. sìsì è vero... volevo dire pure quello, ma non mi andava di spararti 50 cm di commento...
    e quest'uso improprio che dici mi piace assai.
    e, ne sono certa, non solo a me.
    :*

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  2. sìsì è vero... volevo dire pure quello, ma non mi andava di spararti 50 cm di commento...
    e quest'uso improprio che dici mi piace assai.
    e, ne sono certa, non solo a me.
    :*

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  3. pensa che io gioco ad essere in Giappone e anche lì c'è sempre una signorina con la terza... ;)

    Sammy

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  4. pensa che io gioco ad essere in Giappone e anche lì c'è sempre una signorina con la terza... ;)

    Sammy

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  5. raccontati benissimo, tra l'altro.
    e poi invidio la signorina - con la canotta arancione e una terza arrogante, vestita di foglie e con i sandali in pelle - perchè può ridere di tutto senza nulla togliere alla poesia di questo racconto.

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  6. raccontati benissimo, tra l'altro.
    e poi invidio la signorina - con la canotta arancione e una terza arrogante, vestita di foglie e con i sandali in pelle - perchè può ridere di tutto senza nulla togliere alla poesia di questo racconto.

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  7. sammy.. certo che il giappone dev'essere davvero un posto mitico, con tutte quegli sguardi a mandorla e certe terze immagina(r)te.. ;)

    zak.. grazie.. ma non ti preoccupare, adesso la signorina la facciamo smettere di ridere, che sta diventando un po' arrogante.. ;)

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  8. sammy.. certo che il giappone dev'essere davvero un posto mitico, con tutte quegli sguardi a mandorla e certe terze immagina(r)te.. ;)

    zak.. grazie.. ma non ti preoccupare, adesso la signorina la facciamo smettere di ridere, che sta diventando un po' arrogante.. ;)

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  9. Io li chiamo Amori da un quarto d'ora.
    A volte Amori da un quartino, se legati al vino.
    Amori platonici e plateali, chiusi in un sacco ma che buttano fuori la testa.
    Amori.

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  10. Io li chiamo Amori da un quarto d'ora.
    A volte Amori da un quartino, se legati al vino.
    Amori platonici e plateali, chiusi in un sacco ma che buttano fuori la testa.
    Amori.

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  11. lilli.. scusami!! :) e poi cinquanta cm di commento.. caspita che misure!! ;)

    atvardi.. il mio è stato un amore da diciassette secondi, mica di più.. sennò chissà come finiva..

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  12. lilli.. scusami!! :) e poi cinquanta cm di commento.. caspita che misure!! ;)

    atvardi.. il mio è stato un amore da diciassette secondi, mica di più.. sennò chissà come finiva..

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