Succede, a volte, che i vuoti e i pieni si somiglino troppo. Così tanto da lasciarmi senzaparole.
Come il silenzio al dire. Il cielo all'asfalto. L'andare al restare. Ieri e domani. E il fare al non fare.
Scuoto la testa. Chissà che non sia solo un gioco di specchi rotti tra le pieghe del cervello?
Sì oggi il cielo e l'asfalto troppo.
RispondiEliminaSammy
mi è sembrato dio vedere quella immagine del cervello pulsare. Che abbia un vuoto al posto del pieno... nella mia testa?
RispondiEliminaùh!
RispondiEliminamagari certi miei pieni fossero un po' più vuoti!!!
la luna nel pozzo, l'ombra della luce...
RispondiEliminagiuro che l'avevo preso per un cavoletto di bruxelles
RispondiEliminaUhm, si, mi sa che è proprio così. E i cocci hai voglia a rimetterli insieme!, meglio cercare nuovo entusiasmo per nuove cose che' di fare la Don Chisciotte non ho più la vocazione. Ciao, caro. :)
RispondiEliminasammy.. certi giorni paiono gemelli siamesi, 'ccidenti..
RispondiEliminapippa.. te sei pazza! per questo sei così dannatamente divertente!! ;)
lilli.. purtroppo non è selettivo, ma ci sto provando!!
nonsisa.. ma anche peggio! che la dualità in fondo ha un senso suo, questo papocchio proprio no..
lattore.. la somiglianza tra i cervelli umani e i cavoli è tuttora oggetto di studio.. cmq, a me pareva quasi un broccolo, io sono ossessionato dai broccoli.. :)
cumino.. ecco!! nuovo entusiasmo, proprio quel che mi ci vuole!! :)