venerdì 15 febbraio 2008

Ammenda

Temo il dolore, come ogni bestia di senso.
Ma mi manca un buco di terra dove star sotto ad aspettare che passi l'inferno. Allora ho fatto vezzo del soffrire per tutto, come un modo di fare letargo anche da sveglio. Come chiedere scusa per l'essere vivo. 
E ancora di più temo il dolore che lascio in regalo per il solo motivo di camminare e sentire. Di respirare quest'aria che pesa. Di lasciarmi sognare. Di provare ad avere coraggio.
Ma forse è solo così che lo si cotruisce il coraggio, dolore per dolore.

6 commenti:

  1. basta mettersi in posizione di attesa gap!!! corri, scappa, cerca...ma scuotiti...o squotiti..o scuoiati...ecco, checcazzo, mi sono persa nella lingua, con la lingua...vabbè, resta lì e aspetta...
    :P

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  2. gmai.. mi sa tanto che è meglio che ci vada, a quel cazzo di faro.. ;)

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  3. Caro Gap, è brutto soffrire, siamo d'accordo. Ma è anche necessario e fa di noi persone vive e appassionate.

    Chiaro, poi se uno invece cerca il Nirvana è un altro discorso, ma attento che poi la gente ti dice che sei depresso ;-)

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  4. pippa.. dici che la sto buttando sul lagnoso? forse hai ragione.. ora la smetto!! promesso.. :)

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  5. Gap tu ti puoi lagnare quanto vuoi ogni tua parola è poesia, e non s'è mai visto un poeta che rideva e basta :-)

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  6. sottoscrivo pippa e aggiungo che occorre vegliare però, per non far che il dolore sia il nostro piacere, che a volte la tentazione c'è..e se è così..vabbè..basta saperlo (cioè hai capito?)

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