venerdì 29 febbraio 2008

Ventinove febbraio

Un giorno che non esiste, questo. Solo una manciata di minuti smarriti negli anni e buttati qui a fare ore.
Il tempo si dilata e lo spazio, stizzito, reagisce comprimendosi. La meccanica quatistica del mio sentire impone regole di compensazione.
Un passo lungo nel verso di costruire vale qualche metro di più, oggi. E conta la metà la tua smania infantile di distruggere tutto. Come un capriccio di nervi.
Ho imparato, negli anni, a reggere urti ben più duri delle unghie. Distruggere è un talento che ho scambiato con la fantasia di immaginare possibilità.
Ci si misura nel fare, non nel disfare. Ma questo, forse, riguarda solo me.

5 commenti:

  1. banale : anno bisesto anno funesto. Oggi è decisamente la prova.
    Non temere, l'anomalia finirà fra poco più di nove ore

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  2. sagami.. menomale che è arrivato marzo, va'..

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  3. A volte spendiamo l'energia che abbiamo contro di noi, senza neanche capirci il perchè. Io ho adottato un modo: quando non so cosa fare non faccio niente e il tempo decide per me. Ciao, un bacione.

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  4. cumino.. il tuo è un gran metodo, ma bisogna fidarsi del tempo..
    e averne.. :)

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  5. Secondo me è un giorno infausto, sto iniziando a riprendermi solo oggi... ;-)

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