venerdì 7 marzo 2008

Fondamenti di scienza delle costruzioni

Ci sono pensieri che mi rubano il sonno. Me lo sfilano con mani di fata dagli occhi socchiusi, lasciandomi solo il freddo del divano su cui arrotolarmi in battaglia.
Chiudo gli occhi per disegnare una rotta in questa guerra di stolti, il buio è inficiato da scaglie di luce a forma di stella, che mi rendono inerme. Non c'è spazio neanche per abbandonarsi alla notte, qui.
Non esiste la pace. Cazzo!
Solo lottare con le dita tra i denti.
La strada è segnata anche se non si vede sentiero, e io non ho altro che dita senz'unghia e parole di argilla per stare ritto sui piedi e andare.
Ma con l'argilla si fanno i mattoni e questa lezione qualcuno la dovrebbe imparare. Si costruisce anche dicendo. La malta di credere.

6 commenti:

  1. il problema e' quando si distrugge dicendo.

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  2. la malta di credere è un'immagine cui sto pensando da qualche minuto.

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  3. io per ora provo a costruire tacendo, in silenzio, svuotandomi.
    e con l'argilla mi purifico. in attesa che arrivino i mattoni.

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  4. io 39 e cinque me li sto facendo...
    ma il paracetamolo (taichipirinia e co.) non fa un kakkio e la febbre non scende e io non riesco a leggere...vegeto nel letto. mal di testa e polmoni in fiamme.
    mica me la immaginavo così stronza st'influenza...

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  5. ...ho pure toppato il post...
    brrr...:/
    ...la malta di cedere..

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  6. nonsisa.. quello è in Fondamenti di scienza delle costruzioni 2.. ;)

    crisalide.. è che credere è un atto d'amore, come dire la verità, del resto..

    astio.. una fabbrica di mattoni silenziosa, la tua.. anche bella..

    gmai.. la malta di cedere mi ha fatto scassare dal ridere..
    e stai ben sotto le coperte, mi raccomando..

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