Sono stati giorni di terra voltata e sudore, questi.
La lama dell'aratro ha ferito la quiete apparente del campo, aprendo all'aria le zolle.
Questo è il momento di seminare.
Scalzo, i piedi affondati nella terra, getto parole che sono brandelli di anima. Sarà un giardino rigoglioso se ti lascerai piovere su di me.
Teneramente disperato..
RispondiEliminaeh, quando si dice "braccia rubate all'agricoltura"! :)
RispondiEliminacmq è il principio di "rubate", "trafugate", "sottratte" che trovo poetico...
però l'idea di lasciarsi piovere...mi sembra davvero bella...
io comincio a danzare per la pioggia...
RispondiElimina:)
Lavorare la terra è un'arte fatta di sudore, dove ci si abbassa e ci si sporca, ma dove le cose crescono e sono vive. Poi ci vuole la cura e non bisogna troppo temere gli imprevisti, perchè tutto è stagionalità.
RispondiEliminaA volte,poi, i campi vanno lasciati a maggese...
hai piantato il basilico sul balcone? :D
RispondiEliminasammy.. maria nella vasca da bagno.. ;)
RispondiElimina