La notte corre veloce: quattro negroni e un triestino che non mi lascia mai la quiete del bicchiere vuoto. È divertente questa gente di festa che sa tenerti il riso incollato alle labbra, la parola pronta e il tasso alcolico sopra soglia di serietà. Giancarlo uno è andato a fuoco, ma il due è gremito di gente, suoni, sudore.
Non so fare a meno di stare in giro, sono giorni che la strada mi chiama.
L'alba mi coglie barcollante per via, la strada di casa dimenticata al terzo giro di brindisi. In cielo carta da zucchero e il silenzio di una pioggia leggera mi sorprendono con incollato alle meningi un pensiero che inizia per esse. Sempre il solito.
Il giorno me lo salva solo la colazione dei campioni: un moment e un plasil [ringrazio di cuore l'inventore del magico connubio e del suo nome, che continua a farmi ridere da sabato mattina].
Il resto del giorno è stato un marciare lento dietro lo striscione dello Scoordinamento Lesbico o al fianco delle agguerritissime signore di Alma Mater.
Ma sono cresciuto in un gineceo, ci sono posti in cui mi sento davvero a mio agio.
...ah bella, mi sa che te er controllo l'hai già perso...fatte dù negroni pure e te e vedrai chi è che ce guadagna!...
RispondiElimina...io poi quelli cò 2 cellulari...
l'infermiera dei pippi
Il negroni io non riesco a berlo :(
RispondiEliminammm...gap, che fai domani sera?...
RispondiElimina:)
Un gineceo addirittura? :)
RispondiEliminacinema va sempre bene! :)
RispondiEliminaio ho i vaucher di sconto cinema del comune! ;)