mercoledì 13 agosto 2008

Finalmente

Ora, qui, è veramente il deserto.
L'eco dei miei passi nel corridoio -e il lento succedersi di porte chiuse- m'invoglia ad abbandonare prematuramente la nave dei penosi doveri quotidiani. Ritrovarmi naufrago di piazza, a gingillarmi con i ghiaccio di un campari orange e un arco verde di collina.
Ma sotto il portico, i bar rispondono con le serrande abbassate alla mia sete. La gente, voltando gli angoli e sparendo.
Mi piace questo silenzio di città d'agosto.
Fortuna che c'è un viaggio da preparare.
                     

2 commenti:

  1. si fa un bel dire del fascino della citta' ad agosto, ma a me mette troppa tristezza.qui e' sempre tutto in movimento per fortuna. che' gia' la citta' ad agosto e' malinconica di per se'.

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  2. nonsisa.. a me piace un sacco la città d'agosto, ma dopo che me la sono goduta per un po' mi piace anche abbandonarla..
    ..ché, di fondo, sono un mascalzone!!
    ;)

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