Un pomeriggio intero è volato via al sindacato, passando i miei guai al setaccio e stipando tristezze altrui nel fondo nero delle orecchie. Una foresta pluviale di carta e speranze vane di normalità.
Sospiro e indìco lo sciopero generale da me stesso. Picchetto e mi tengo fuori. Da tutto, soprattutto da me.
Fuggo cantando: "Non t'impicciare più della tua vita che non sono affari tuoi!". Ma questa volta, forse, sto tra quelli fortunati.
ho letto i primi 5 post che appartengono alla categoria fuoriluogo. mi hai ispirata nel sintetizzare il mio "problema" in un unico lemma con licenza poetica: fuoritempo.
RispondiEliminaio non sono tanto capace, ma sarebbe un'ottima idea certe volte.
RispondiEliminaMI piace questo tuo sciopero. Posso aderire?
RispondiEliminasamsara.. fuoritempo è un bel problema che sgrano senza esito da anni..
RispondiEliminanon si sa.. è che io sono un teorico del disimpegno, per quello talvolta mi viene bene..
eulalia.. ti preparo un cartello o già lo tieni? :)