Oggi, inaspettatamente, ho ricevuto in regalo dei ricordi.
Alcuni erano miei, smarriti sotto la vita che si accumula.
Un oggi qualsiasi di quasi nove anni fa compravo dei colori e della carta spessa, matite grasse e gommapane. Il tempo scorreva lento e caldo in una casa ancora piena di tutti. Si aspettava qualcosa che finiva lentamente. E io, nella luce troppo viva sui volti scarni, tracciavo linee che non avrei chiuso mai più.
Che poi lo so che queste quattro righe sono incomprensibili. Allora pigia qui e ascolta Arancione. Lui è un amico mio fetente che le cose le dice molto meglio di me.
io credo di avere intuito. o solo immaginato.
RispondiEliminanonsisa.. non si sa.. ;)
RispondiEliminaDisegnatore anche tu...
RispondiEliminaUn sorriso :) Orsa
orsa.. una volta, poi ho deposto la matita per manifesta inferiorità.. :/
RispondiEliminaNuuu... è sempre un peccato, anche perché coltivare le nostre inclinazioni artistiche in genere ci fa stare meglio :)
RispondiEliminaorsa.. mettiamola così: coltivo, ma in bianco e nero.. :)
RispondiEliminamah.
RispondiEliminanon mi pare che tu le dica poi tanto male.
le cose.
sono d'accordo con flound.
RispondiEliminaa me pare che tu le dica in un modo che arriva a dartene una percezione.
il che è meglio che semplicemente descrivere.