Ho dovuto leggere questo per comprendere meglio questa tristezza.
Per imparare che tutto ciò che continuo a dare per scontato [la Cricca d'estate, il Caffé Liber ogni qual volta nella notte, il Basaglia e molti altri; così come tutta un'infanzia trascorsa tra Gabrio, Da Giau, Lega dei Furiosi e mille altri posti visti anche una sola volta], scontato non è per nulla.
La mia città vive e talvolta, di notte, riesco a sentirla respirare anche solo poggiando l'orecchio sul pavimento. Ha un bel suono questo pulsare.
L'invito è d'obbligo: perché non venite qui?
viridian ha ragione. in questo caso milano è un'isola infelice.
RispondiEliminaall'inizio ho pensato che torino fosse forte della sua classe operaia e invece non c'entra niente. oggi un signore di ottantanni mi ha detto che milano è cattiva con chi non ha niente, soprattutto con chi è debole. non vigliacca ma cattiva. qui la gente si è sempre dovuta inventare per sopravvivere, è riuscita poco ad esprimere se stessa per questo sono tutti isterici e in fondo insoddisfatti -bè tutti tutti no ;) -. milano è un grande teatro, un grande palcoscenico, una chorus line. tanto casino per diventare ballerini di fila...
neru
Eccome se respira...
RispondiElimina...puff, pant...eccomi!
RispondiEliminaeppure non è che a roma stessi male!
(ma prima non c'era 'sto sindaco...adesso penso che stuprerebbero anche me!)
e cmq milano a me non è mai piaciuta.
RispondiEliminafin dalle prime volte l'ho trovata una città talmente diversa da me che non avremmo mai trovato un giusto compromesso.
ma perchè a Torino nessuno si ricorda di ZONA CASTALIA: il Circolo ARCI !
RispondiEliminaleggendo i luoghi dove sei stata o dove vai.. chiuderei questo post con un " scusa ma dov'è che ci siamo conosciuti ? "
Un abbraccio