venerdì 16 gennaio 2009

Scivolando

Ci son certi giorni che a vivere mi diverto un sacco, contrappeso necessario dei molti in cui mi girano i coglioni.
E ci sono certe sere soprattutto, di aria gelata e cielo limpido; ché il cielo d'inverno, si sa, è molto più bello. Anche solo per un semplice fatto di costellazioni: le tre belle d'estate sono appena passabili in confronto a orione e i suoi cani.
E poi c'è piazza Bodoni che è un'unica, immensa lastra di ghiaccio su cui la gente scivola e pattina e cade.
E ci sono io che torno a casa di notte conciato come se stessi per partire per mare con una nave rompighiaccio. La gente mi guarda strano e,
a mezza voce, mi chiama nostromo.
Intanto, un pulmino che pare quello della famiglia Bradford pattina disperatamente nel suo parcheggio. Le ruote girano nel nulla, il gasolio odora di buono, fa nera la neve e riempie la strada di fumo.
D'istinto picchio due colpi sulla ruggine del portellone, come a dire "occhio, che ci sono io qua dietro!", e comincio a spingere.
Balla un poco di lato, ma nulla di più.
Dal pulmino scendono in due: una ragazzina alta come una palla di neve e un ragazzetto riccio e scuro. Il pilota rimane sconsolato al volante, a dire un disperato "ma no!" col finestrino abbassato.
Allora è un attimo. 
Ci si mette a ridere e a chiaccherare. Si rompe il ghiaccio da sotto le ruote con la punta mozza di un ombrellone, si infilano cartoni vuoti di pizza sotto le gomme, si spinge. E siamo già diventati cinque.
Uno sparuto crocchio di gente ci guarda perplesso e sorride. Hanno mani troppo belle che non vanno consumate per fare, ma rifugiate nel fondo asettico delle tasche.
Provvidenziale, poi, l'arrivo di un signore coi baffi. Dev'essere un musicista per come detta il tempo dello sforzo.
Una. Due. Tre spinte ancora e la bestia è di nuovo per strada.
Il resto è stato salutarsi da vecchi amici e colpi di clacson come ai mondiali.
È che a me, le minchiate, mi fanno impazzire.   
   

6 commenti:

  1. però!!
    quelli coi baffi sanno sempre cosa fare!
    (tu non li hai mica già tolti vero?)

    ti hanno già scritturato per la pub del tonno insuperabile?
    :))

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  2. la mattina del primo gennaio io sono stata tirata con una corda da tre montanari con la sigaretta in bocca.

    sono cose che non si dimenticano.

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  3. hai proprio ragione..
    come uno sconosciuto può diventare un amico in pochi secondi..
    lo scorso sabato io e un altro abbiamo aiutato un paio di macchine a venire via da una situazione simile...ovviamente hanno ricambiato il favore con gli stessi sorrisi...
    ti possono risollevare la serata..

    Ale

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  4. miseria gapppp! il cielo d'inverno! orione è un grande compagno di viaggi e soprattutto un cavaliere. ricordo che tornavo a casa a notte fonda, salivo verso il portone guardavo in alto e lo vedevo lì e brillava come per salutarmi, io ricambiavo con un sorriso che le signorine a volte sono anche timide e dicevo lo sapevo che anche stasera mi avresti accompagnato, grazie.
    uh che emozione che mi hai ricordato!

    ma dico, hai un pullmino come quello di into the wild, come quello di little miss sunshine? ficoooo!

    neru

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  5. gmai.. ancora non li ho tolti, però io non so mica bene cosa fare..

    mysya.. i montanari hanno sempre un certo stile..

    ale.. già, io mi diverto sempre un sacco..

    neru.. orione non si fa dimenticare, ma io ho sempre preferito il suo cane, Sirio, ché mi piace tornar tardi..
    ah, no, niente furgone, io ho solo una cavalletta..

    ossimoro.. se hai la macchina in panne, chiamami..

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