martedì 4 dicembre 2007

Dal vangelo secondo Fukuda

Mi ricordo quando tornavo a piedi da casa tua, gonfio di whisky, alle tre di notte. Che sull'angolo del corso ci stavano quei due travestiti altissimi. Sorridevano sempre e, con un cenno della mano, solevano dirmi:
- Ciàaaobbello! - con vocine delicate e baritonali, da antro di caverna.
Io ero contento, che bello non me l'aveva mai detto nessuno, allora.
Loro se ne accorgevano, perchè si vedeva che lottavo a trattenere un sorriso, e si proponevano con grande cortesia.
- Grazie davvero, signore - dicevo - per tutto. Ma per questa sera ho già dato.
- Peccato.
- Eh! Spiace quasi anche a me! 

4 commenti:

  1. Secodno Fokuda...cioè... Fukuda parla... o è uno dei due travestiti?

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  2. Fukuda parla, io ascolto (che visto il suo successo ho un sacco da imparare)..
    egli è l'unico che riesca a farmi ridere in pausa pranzo..
    ;)

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