venerdì 26 ottobre 2007

Autunno

Buio grigio di pioggia incombe dai vetri.
La luce gialla d'autunno si riflette sul legno spoglio del tavolo ikea. Sembra calda, la cucina, vestita d'arancio.
Lancio le scarpe bagante sull'uscio ed i vestiti umidi in terra. Equidistanti, come li avessi seminati. Clark, giacca, maglione, camicia. In fila sul pavimento.
Bagnato divento irrequieto ed indisponente.
La Prof sta seduta pacata davanti ad un cesto di castagne. Tiene qualcosa sul palmo della mano. Qualcosa che la fa sorridere e che io non riesco a vedere.
- Ciao - provo a dire mentre sgocciolo dai capelli.
- Guarda! - risponde lei tendendomi il palmo.
Ha il sorriso a mezzaluna, un sorriso che è meraviglia così tutto fatto di stupore e curiosità.
Nella mano ci sono tre piccoli vermi di castagna, grassi e tondi. Sembrano trovarsi a loro agio su quel palmo minuto, segnato da solchi leggeri.
Fossi un lettore di mani e tarocchi le predirrei una vita lieve e serena. Ma non possiedo magie e mi riesce solo di farle da peso.
Lei mi si scrolla di dosso e continua:
- Non sono i vermi più belli che tu abbia mia visto? Così teneri e chiattoncelli! Chissà che diventano poi?
Ed è bellissima in quest'istante di quiete, senza paure da niente.
Come libera anche da sé.


[Inevitabilmente, mi sorprendo ad innamorarmi di cose irragionevoli. Come di capelli castani lunghi che innescano bigatti su un amo ricurvo senza ardiglione. Uno a calzino e due a bandiera, per catturare le orate che non abbiamo mai preso.]

3 commenti:

  1. Una mia collega ieri mi ha detto che lei se li vorrebbe mangiare i vermetti cicciotti delle castagne. °___°

    Se vi venisse voglia di mettere su un allevamento...

    Che BELLO l'autunno! Fa venire voglia di farsi le coccole, anche con i vermetti, perché no?!

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  2. E' un post bellissimo - sa di sincerità ed emozione.
    Andava detto.

    Anja

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