lunedì 22 ottobre 2007

Mimica facciale

Cantine aperte tra le colline, per festeggiare gli ultimi grappoli di ottobre. Gialloscuro, dolcissimi. Una festa di paese come tante da giugno a ottobre. Solo più fredda.
Congelata la banda, il quartetto jazz all'angolo, il suonatore a manovella, i teatranti e i giocolieri. Stavano
appena bene il mangiafuoco ed il caldarrostaio.
Il mimo, astuto come talpa, stava rifugiato sottoterra. Tra le botti ed i curiosi.
Il mimo era una signorina di bell'aspetto, vestita da contadina, che raccontava con i gesti storie di masche [le streghe di queste terre generose]. Nascosta in un antro di cantina, era pronta a ricominciare la sua parte ad ogni passaggio di persona.
Io, curioso, mi fermai a guardarla.
Gli occhi erano verdi di strega.
Ma non avevo voglia di leggere il gesto del corpo che raccontava, non volevo conoscere l'avventura che l'aveva resa muta. Doveva essere stata una gran brutta vicenda, e paurosa, a giudicare dal suo muoversi sincopato su quell'improvvisato palco di pietra.
Sorrisi, dicendo: "Secondo me t'ha fatta muta l'orso! Perché sei troppo pettegola e dici male!".
Sorrise, avvicinandosi.
Giovanissima, capelli di cenere tirati all'indietro in un crocchio. La pelle era candida, lievemente arrossata dal freddo, le labbra screpolate e carnose. Il naso sottile era un punto rosso di freddo.
All'orecchio mi disse: "Son state le masche e non l'orso!! E' pieno, ovunque, di masche! Stai attento ai tuoi occhi di bosco!".
La voce era dolce, accento delle colline. L'ampio scialle grigio rivelava un corpo teso di muscoli e carne.
Era come se mi volesse salvare sul serio.
Poi la vidi scansarsi veloce all'indietro. Vociare di persone sulle scale. Una saetta di occhi azzurri inceneriva soltanto me.
"Bravo! - disse ancora la piccola mima - sei stato l'unico capace di farmi parlare!", come a spezzare l'incanto.

[Ma io conservo il gusto agro del miracolo della parola.]

7 commenti:

  1. bello.
    non sapevo che gli occhi verdi fossero da strega, ora capisco molte cose.

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  2. caduto nell'incantesimo direi...
    bello così.
    s.

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  3. e tu trasformi in mimo me, che mi lasci senza parole...

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  4. oltranzista.. verdi di strega, azzurri d'assassino, neri demonio..
    si salvano solo i castani, che io sappia..

    sagami.. colpito e affondato, ma subito ripescato all'amo..

    lilli.. ma il mio lavoro è far parlare i muti, mica tacere te.. :)

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  5. Ti chiameremo Gap che incanta le streghe.

    Ti è andata bene poteva prenderla male e trasformarti in rospo ;-) Anche se il suo avvertimento suona quasi come una minaccia!

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  6. pippa.. no, non incanto.. ho il naso troppo naso, talmente naso che non mi si può trasformare neanche in rospo, piuttosto in talpa.. :)

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  7. Uh si Gap, le talpe sono troppo carinissime!!! :-D

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