Partiamo dal presupposto che a me, la gente che ama i gatti, è sempre stata un poco sui maroni. Colpa di quel loro fare melenso, capace di ricordarmi il rincoglionimento tipico di certi nonni coi bambini. I versi mucillagginosi, i diminutivi iperglicemici ed il superamento costante dei limiti di legge per le frasi sensasenso. Le persone gattofanatiche, non i gatti in sè.
Partiamo anche dal presupposto che a me, Arturo -che è gatto satanico e conosce i miei punti deboli perché la notte mi scruta nel pensiero- mi ha fottuto sulla tenerezza. Brutto, sporco e cattivo. Abbandonato, rifiutato, mezzo cieco e sempre raffreddato. Un catorcio di una quindicina di centimetri che nessuno voleva e a cui non si poteva dire no.
E cazzo, ora che si è di nuovo ammalato -brutto, moccoloso, arrabbiato, spelacchiato e più fetente che mai- mi sono ricordato il perché stiamo insieme io e questa specie di incubo nero!
sperém..
RispondiElimina:)
Già. E manco a farlo apposta l'amante dei gatti per eccellenza è
RispondiEliminala Singlecongatti, la nullipara che chiama i pelosi felini i suoi bambini, pronunciando il corsivo, incapace di capire i bambini umani, e tenerissima col gatto maschio di casa cui per crudeltà ineffabile e materna e affetto inesprimibile ha fatto tagliare i coglioni perchésennò le piscia il divano.
e non solo..
RispondiEliminac'è anche l'animalista-purista che tenta di dimostrare di essere la reincarnazione di san francesco e ti snerva esibendo il suo talento comunicativo con la suddetta bestia..
bleah..
:)
no, se non fai la vocina no..
RispondiEliminaè la vocina che fa la differenza!!
;)
fffffiuuuuu...
RispondiEliminache sollievo!...
:)
Hanno bannato Poly!!!
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Oren