mercoledì 16 maggio 2007

Macchina del tempo

Amo i ritorni.
Indiscutibilmente li amo. 
Nonostante lo strascico doloroso di ricordi e nonostante la smania strana che mi coglie nel ripassare ad una ad una, sui polpastrelli, tutte quante le mie cicatrici. Quella sul ginocchio di un'estate, il palmo della mano tagliato in due per fermare il tuo coltello. I segni larghi del saldatore sulle braccia -sempre stato distratto, io, con l'elettronica- e certi morsi di zanzara scavati con le unghie. Alcuni segni stanno scomparendo sotto la pelle che si fa dura, altri tanto profondi da non essere mai stati visibili. E poi i punti sull'arcata del sopracciglio e tutto il sangue lasciato su quel campo. Gli artigli del gatto che disegnano linee sempre nuove sulla pelle.
Amo i ritoni. Perché ritornerei.
Ritornerei sempre.

[E tutti questi segni sono solo una traccia da seguire. A ritroso nel tempo.]

2 commenti:

  1. ma sono anche le medaglie che commemorano battaglie
    Sammy

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  2. solo che spesso son battaglie senza più commilitoni con cui vantarsi di..
    e questo è un vero peccato, vero peccato..

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